Fiumicino, “L’Europa ha la salute nel cuore: l’importanza della donazione per i trapianti”

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione di organi e tessuti per i trapianti, un atto di altruismo fondamentale per salvare vite e migliorare la qualità della vita di migliaia di pazienti.

Fiumicino – Mercoledì 12 aprile 2023, l’Hotel Isola Sacra di Fiumicino ha ospitato l’importante iniziativa “L’Europa ha la salute nel cuore: l’importanza della donazione”, un evento che ha visto la partecipazione dell’on. Anna Cinzia Bonfrisco (Europarlamentare), il prof. Francesco Musumeci (cardiochirurgo), il prof. Mariano Feccia (responsabile trapianti Regione Lazio), il presidente dell’Associazione Cardiotrapiantati, Franco Osvaldo Faieta e il presidente della Fondazione Foedus Mario Baccini, da sempre attento ai temi sociali e della salute.
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L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione di organi e tessuti, un atto di altruismo fondamentale per salvare vite e migliorare la qualità della vita di migliaia di pazienti. Durante l’evento, sono stati affrontati diversi temi, tra cui l’importanza di cambiare il paradigma culturale per il quale parlare delle donazioni di organi è un tabù. Purtroppo, l’Italia si colloca tra gli ultimi posti in Europa rispetto alle donazioni, anche quelle in vita, come ad esempio la donazione di un rene.

L’on. Bonfrisco ha sottolineato il ruolo dell’Europa nel promuovere la cultura della donazione e nel favorire la cooperazione tra i paesi membri per migliorare le pratiche e le politiche in materia. Ha inoltre evidenziato come sia fondamentale investire nella formazione e nell’informazione per favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini.

Il prof. Musumeci ha parlato dell’importanza della ricerca e dell’innovazione nel campo dei trapianti, sottolineando come la donazione di organi sia un atto di generosità senza pari, che può salvare vite e migliorare la qualità della vita di innumerevoli pazienti.

Anche il prof. Mariano Feccia, responsabile trapianti della Regione Lazio, ha sottolineato l’importanza di un cambio culturale rispetto al tema dei trapianti, ancora poco sviluppato in Italia. Non solo delle donazioni post morte, ma anche delle donazioni in vita, argomento praticamente inesistente nel mainstream del Belpaese. E non solo per ciò che riguarda il trapianto di cuore, forse il più conosciuto dal grande pubblico, ma anche fegato, reni, cornee  ecc. C’è una platea vasta che attende un segnale per poter continuare a vivere.

Franco Osvaldo Faieta, presidente dell’Associazione Cardiotrapiantati, ha condiviso la sua esperienza personale e ha evidenziato come la donazione di organi abbia cambiato radicalmente la sua vita e quella di molte altre persone.

Per promuovere una cultura della donazione più diffusa, è fondamentale combattere i pregiudizi e le paure che spesso circondano questo tema. L’informazione e l’educazione svolgono un ruolo cruciale in questo processo, così come il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni.

L’iniziativa “L’Europa ha la salute nel cuore: l’importanza della donazione” rappresenta un passo importante nella giusta direzione, un’occasione per diffondere la consapevolezza sull’importanza della donazione di organi e per incoraggiare un atteggiamento più aperto e solidale da parte di tutti i cittadini.
La donazione di organi è un atto di altruismo che può fare la differenza tra la vita e la morte per molte persone. È importante che tutti noi ne parliamo, ci informiamo e, soprattutto, ci impegniamo a diventare donatori, contribuendo così a creare una società più umana e solidale.

 

FONTE:www.ilfaroonline.it