Il cuore batte anche fuori dal corpo del donatore, trapianto unico alle Molinette

Gli organi sono stati tenuti in vita dopo l’espianto a una 62enne della Valle Po, deceduta in ospedale a Cuneo

Primo trapianto di cuore e di fegato eseguito in Italia trasportando entrambi gli organi mantenuti funzionanti fuori dal corpo del donatore. L’intervento è stato effettuato all’Ospedale Molinette di Torino. 

La donatrice una 62enne della Valle Po

Gli organi sono stati prelevati da una donatore all’ospedale di Cuneo in morte cardiaca, una 62enne della Valle Po ricoverata a fine dicembre e sono poi stati trasportati all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. La novità sta nel modo in cui sono stati trasportati gli organi, non fermi in ghiaccio ma mantenuti in vita in una condizione simile a quella fisiologica. 

Il lavoro dell’équipe

Immediatamente dopo l’accertamento di morte, il cuore della donatrice è stato rivitalizzato da un’équipe composta da cardiochirurghi torinesi e cuneesi. Il professor Massimo Boffini e la dottoressa Erika Simonato della Cardiochirurgia delle Molinette, con l’aiuto del dottor Maurizio Roberto, Direttore della Cardiochirurgia di Cuneo, e del dottor Vincenzo Colucci sempre della Cardiochirurgia di Cuneo, hanno fatto ripartire il cuore prima del suo prelievo. Il dottor Damiano Patrono ha poi preparato il fegato, mentre i reni sono stati isolati dall’équipe urologica dell’ospedale di Cuneo.

Il trasporto e il lavoro dei medici

Per la tipologia di donazione e per la distanza della sede donativa rispetto alla sede dove sono stati eseguiti i trapianti si è reso necessario utilizzare delle sofisticate macchine di perfusione capaci di impedire che gli organi si danneggiassero durante il trasporto. In particolare il cuore è l’organo che più risente della cosiddetta ischemia, ovvero dell’assenza di sangue. Per questo motivo l’équipe di cardiochirurghi e cardioanestesisti torinesi ha posizionato il cuore prelevato nel sistema di perfusione ex-vivo OCS per poterlo trasportare in sicurezza fino a Torino, irrorato dal suo sangue e battente fuori dal corpo umano. 

Una volta arrivato a Torino, l’organo è stato trapiantato con successo su un paziente affetto da una grave malattia cardiaca terminale dal professor Mauro Rinaldi, Direttore della Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette, e dagli anestesisti del professor Luca Brazzi. Allo stesso modo il fegato è stato trasportato a Torino mentre era mantenuto ben funzionante all’interno di una macchina di perfusione normotermica portatile. Il successivo trapianto è stato poi eseguito su una paziente affetta da cirrosi epatica complicata da epatocarcinoma da parte dei chirurghi dell’équipe del professor Renato Romagnoli e degli anestesisti del dottor Roberto Balagna. Anche i due reni sono stati trapiantati a due riceventi iscritti in lista per trapianto presso il Centro Trapianto di Rene, diretto dal professor Luigi Biancone. 

Per la gestione di questa modalità di donazione si è resa necessaria la stretta collaborazione dell’équipe dell’ospedale Molinette di Torino, formata dalla dottoressa Marinella Zanierato e dal dottor Raffaele Potenza, con l’équipe rianimatoria di Cuneo, composta dalla dottoressa Federica Lombardo e dal dottor Domenico Vitale, guidati dal dottor Giuseppe Coletta. 

servizio di Camilla Nata – montaggio Elisa Pozzati

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO

Fonte: www.rainews.it